giovedì 11 dicembre 2008

Lettera a Babbo Natale

Visto che siamo ormai sotto le feste natalizie penso che sia giusto tornare tutti un po' bambini. Mi ricordo quando non c'era niente di meglio da fare che aspettare dicembre per preparare la lista dei regali, una lista infinita dove ci trovavi di tutto, dalla pace nel mondo, ai giocattoli, agli animali. Sembra una frase scontata, ma quelli erano bei tempi, dove la magia del Natale si sentiva, dove la notte della vigilia era bello anche solamente preparare una tazza di latte caldo per Babbo Natale e credere, la mattina dopo, che a berlo fosse stato proprio lui, oppure aspettare il 25 per correre nel lettone di mamma e papà e svagliarli per la bramosia di scartare tutti i pacchetti. Quei poveracci che di notte si erano svegliati per infilare sotto l'albero tanti pacchettini colorati e infiocchettati, ma noi non potevamo saperlo, o non volevamo, perchè era bello così, perchè era bello aprire i regali insieme. Però pensateci, quando eravamo marmocchi era davvero più bello. Non c'era questa cazzo di crisi finanziaria, la politica era già gravemente malata, ma non sembrava così "terminale", le guerre c'erano, ma ancora doveva esserci l'11 settembre e tutto quello che lo ha seguito. Adesso voglio proporvi una cosa, voglio che tutti voi scriviate qua sotto ciò che vorreste per il vostro Natale, voglio che tutti torniate ad essere un po' bambini. Non scrivete qualcosa di stupido, a quello già ci penso io riempiendo questo blog di porcherie e battute che spesso non sono nemmeno divertenti, non dite che volete un paio di shoe shine o le nuove gucci, scrivete ciò che volete davvero, ciò che desiderate, ciò che vi renderebbe felice avere fra le braccia o avere accanto. Via con le vostre lettere. E magari, se fate i bravi, qualcuna a Babbo Natale arriva veramente...

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